martedì 23 maggio 2017

LE PATOLOGIE DELLA MEMORIA

La dimenticanza è talvolta provocata da cause patologiche, cioè da "malattie della memoria", che vengono raggruppate sotto il nome di amnesia.
Essa comporta una diminuzione più o meno grave della capacità di ricordare.
Le cause dell'amnesia possono essere organiche, psicologiche o dovute all'avanzare dell'età.




  • Amnesie organiche: possono essere dovute a traumi che danneggiano un'area del cervello (ippocampo). Causano difficoltà a ricordare eventi precedenti al trauma (amnesia retrograda) p rendono difficile la fissazione di eventi successivi al trauma (amnesia anterograda).
  • Amnesie psicogene: sono spiegate dalla teoria della rimozione di Freud. Secondo lui l'amnesia infantile nasconde gli episodi da traumi sessuali, ma esistono altre forme di amnesia successive, come l'amnesia isterica, sintomo nevrotico che induce il soggetto a dimenticare quello che non "vuole" ricordare.
  • Amnesie senili: legate all'invecchiamento, si manifestano come difficoltà sia a revocare informazioni note sia ad acquisire nuovi dati.

L'OBLIO NATURALE

La memoria ricorda le informazioni meglio o peggio sia seconda di come vengono fissate e periodicamente ricordate sia in base alle emozioni legate a quel ricordo.
La memoria è anche soggetta all'oblio, che è il fenomeno naturale della perdita parziale o totale dei ricordi.
Secondo la Legge di Ebbinghaus (1885) un ricordo tende essere dimenticato più velocemente nelle prime ore, se non viene fissato. Questo però non giustifica l'oblio, perchè in questo caso si parla di ricordi fissati nella memoria ad andare perduti.
Quindi per spiegare il fenomeno dell'oblio sono state proposte quattro teorie, ciascuna delle quali spiega un diverso caso di dimenticanza.

DECADIMENTO DELLA TRACCIA MNESTICA
Sostiene che i ricordi tendono a "svanire" a causa del normale deterioramento delle connessioni chimiche dovuto al passare del tempo.


INTERFERENZA O INIBIZIONE
Quando un'informazione è di ostacolo all'assimilazione o alla permanenza di un'altra, quindi si parla di interferenza o inibizione.
L'interferenza può essere:

  1. Retroattiva
  2. Proattiva
L'interferenza retroattiva si ha quando una nuova informazione rende più difficile ricordare informazioni precedenti; per esempio la nuova sigla di un programma televisivo renderà difficile ricordare dopo un certo lasso di tempo quella precedente.

L'interferenza proattiva, invece, si ha quando le informazioni precedenti ostacolano l'assimilazione di una nuova informazione; per esempio la data di un evento, dopo qualche tempo scopriamo che abbiamo memorizzato la data sbagliata, risulterà difficile cancellare l'informazione precedente e ricordare la data corretta.


PERDITA DELLA VIA DI RECUPERO
Questa teoria sostiene che l'informazione non è perduta, ma che è solamente difficile da ricordare.




RIMOZIONE
Teoria di Freud, il quale sostiene che l'oblio è un meccanismo di difesa per proteggere la psiche da ricordi spiacevoli o traumi. I ricordi non sono scomparsi, ma solo rimossi dalla coscienza, in attesa di un eventuale recupero, che avviene grazie a un terapeuta durante le sedute di analisi.